Dall’anno scolastico 2003-04 è attivo anche un Comitato Genitori, che collabora con la Scuola per migliorarne l’offerta ed il funzionamento.
L’attività del Comitato è essenziale per la scuola, in quanto consente di realizzare attività, di provvedere ad acquisti di attrezzature e soprattutto di far crescere la scuola come una vera comunità, che coinvolge anche le famiglie e il territorio.
Che cos’è un comitato?
È un organismo autonomo formato dai genitori degli alunni che si prefigge di promuovere attività e iniziative che valorizzino la scuola a favore del benessere di tutti gli allievi. Scopo primario è essere un organo sereno propositivo e collaborativo che tenga in primaria considerazione il benessere e la crescita dei nostri ragazzi a favore di pari opportunità e dignità al di là di razza, religione e stato sociale.
Che tipo di organizzazione è?
È una libera associazione senza fini di lucro, apolitica e areligiosa.
Di che cosa si occupa?
Di aiutare i genitori a conoscere e capire meglio la scuola dei propri figli e a contribuire alla vita della scuola con proposte e iniziative. Promuove la collaborazione dei genitori con le altre componenti della scuola perseguendo finalità di carattere sociale, culturale e civile.
Com’è strutturato?
1) C’è un presidente, un vicepresidente, un segretario, un cassiere e alcuni consiglieri liberamente eletti oltre a tutti i genitori disponibili a parteciparvi. A farne parte possono essere solo genitori che abbiano ancora il/la figlio/a presente a scuola. 2) Gli insegnanti possono partecipare alle riunioni proponendo iniziative e rappresentando problemi e necessità della scuola ma non possono votare nelle decisioni.
Cosa può fare nel concreto?
1) Favorire lo scambio di informazioni costruttive tra i genitori, la comunicazione con e tra i rappresentanti di classe, le relazioni con gli altri organi collegiali e con l’ufficio di dirigenza, le relazioni con gli Enti che operano per la scuola.
2) Organizzare iniziative di informazione e formazione (incontri, conferenze, dibattiti, corsi) sui temi relativi a scuola e famiglie e su problemi ed esigenze dei bambini della scuola.
3) Analizzare problemi legati alla vita scolastica in generale (Servizio mensa, prescuola e postscuola, manifestazioni varie, etc …).
4) Mettere a disposizione della scuola tempo, energie e idee dei genitori.
5) Analizzare problemi di natura logistico ed organizzativa relativi alla struttura scolastica formulando eventuali proposte da sottoporre agli organi collegiali interessati (Consiglio di istituto, collegio docenti e consigli di classe)
6) Promuovere la partecipazione dei genitori alla vita della scuola formulando proposte agli organi collegiali e al Dirigente in merito a Piano dell’Offerta Formativa e a ogni altra iniziativa che contribuisca a rendere la scuola centro di sviluppo sociale e culturale del territorio.
7) Ricercare e mantenere i rapporti con i Comitati Genitori di altre scuole e gli Enti locali.
8) Reperire e gestire i fondi per finanziare specifiche attività proposte dal Comitato o dagli insegnanti.
NELL’ANNO 2016 IL COMITATO DEI GENITORI DELLA SCUOLA NIEVO HA MESSO A DISPOSIZIONE TEMPO, LAVORO, FONDI E COMPETENZE ORGANIZZATIVE PER IMBIANCARE LE AULE DELLA SCUOLA CON COLORI VIVACI, IN COLLABORAZIONE CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
Che cosa ha a disposizione il Comitato?
1. I locali della scuola su preventiva ed esclusiva concessione del Dirigente Scolastico a seguito di domanda scritta redatta e fatta pervenire in tempo utile.
2. Un fondo (conto corrente o libretto) dove raccogliere i contributi finalizzati agli scopi sociali composto da: a) Libere quote di autofinanziamento dei genitori b) Eventuali contributi elargiti da terzi c) Eventuali ricavati di manifestazioni d) Ogni altra entrata che incrementi l’attivo;
3. Un verbale dove scrivere le comunicazioni e “la storia” del proprio operato da affiggere alla bacheca del Comitato e da trasmettere agli Organi collegiali competenti.
4. Uno spazio nel sito della scuola
e… una pagina Facebook per promuovere le proprie iniziative e quelle della scuola
Che cosa non può fare?
1) Accedere a dati anagrafici e sensibili degli alunni della scuola. – È necessario rispettare tutte le norme relative alla privacy.
2) Rappresentare lamentele relative a insegnanti, personale ATA, bambini. – A questo proposito gli organi competenti sono gli insegnanti direttamente interessati, il Consiglio di Classe, il Dirigente Scolastico.
3) Prendere impegni e decisioni con Enti terzi (banche, comuni, enti pubblici) in nome e per conto della scuola, del Dirigente o degli insegnanti.