La nostra didattica

Dal 2017 l’Istituto Comprensivo Tina Merlin di Belluno rientra tra le scuole innovative riconosciute dall’Ufficio Scolastico Regionale. Presso la nostra scuola, ogni anno, vengono ospitati in visiting alcuni docenti neo assunti della Regione Veneto, di diversi ordini di scuola, che vengono a conoscere la nostra didattica, il modello di scuola Senza Zaino, e le modalità di gestione della classe che adottiamo.

Che cosa vuol dire essere innovativi nella scuola?

L’innovazione può essere declinata in diversi ambiti:

  • La didattica, cioè le modalità in cui si sviluppa il processo di insegnamento – apprendimento, che rappresentano il “cuore” dell’azione della scuola;
  • La gestione educativa degli alunni, cioè quell’insieme di valori di riferimento a cui ci si ispira (ospitalità, responsabilità, comunità), che poi vengono declinati in reali azioni e comportamenti concreti;
  • L’organizzazione: per es. la gestione del tempo scuola e degli spazi;
  • L’offerta formativa: che include sia i percorsi in orario scolastico (curricolari), che le proposte extracurricolari.

L’innovazione didattica è fondamentale per adeguare le pratiche di insegnamento alle esigenze delle nuove generazioni e aggiornarle in base agli esiti delle ricerche nel campo delle neuroscienze e delle scienze dell’educazione.

E cosa ci dicono queste ricerche? Ci dimostrano che la lezione trasmissiva, adottata in modo pressoché esclusivo fino agli anni ’80, non è più efficace, e deve essere integrata con altri modi di attuare il processo di insegnamento / apprendimento.

Tra essi, le ricerche ci dicono che sono particolarmente efficaci:

  • Le modalità di gestione della classe basate sulla didattica collaborativa 
  • Il lavoro didattico in cui gli alunni abbiano un ruolo attivo e non stiano solo ad ascoltare ciò che l’insegnante dice.

In breve questo approccio metodologico viene detto: DIDATTICA ATTIVA E COLLABORATIVA.

Nel nostro Istituto la didattica di questo tipo è praticata quotidianamente: con attività in apprendimento cooperativo e di peer to peer, con l’esecuzione di compiti autentici, con attività in cui gli alunni abbiano un ruolo definito e attivo nel lavoro da svolgere.

Tra le metodologie adottate c’è la didattica laboratoriale, a volte anche con l’intervento di esperti esterni, che consiste in un’organizzazione della classe in gruppi operativi, a cui è richiesto un prodotto finale che può essere un manufatto, un prodotto multimediale, oppure un prodotto culturale (un testo, un disegno, un prodotto musicale, ecc.)

Anche la didattica metacognitiva è un modello utilizzato progressivamente nelle classi; consiste nel sollecitare negli alunni una riflessione sulle proprie modalità di apprendimento: cosa risulta più facile o più difficile, quali modalità vengono adottate per risolvere i compiti, qual è il proprio modo di procedere nello studio o nell’esecuzione del lavoro, ecc. Queste strategie consentono agli alunni di sviluppare consapevolezza rispetto ai propri modi di imparare e quindi di avere un ruolo attivo nel migliorarli e nel gestirli.

La didattica digitale ha avuto un impulso notevole durante il periodo pandemico, ed è diventata in tutte le classi parte integrante delle pratiche utilizzate nelle classi. La didattica digitale, integrata nelle attività quotidiane di insegnamento – apprendimento, consiste nell’utilizzo costante della piattaforma Google Workspace (mail, drive, presentazioni, classroom, ecc.), nel ricorso frequente a risorse multimediali reperite in rete (video, immagini, contenuti digitali di varia tipologia), e, sempre di più, nell’utilizzo di App per la didattica, per es. Kahoot per gestire quiz, Genially per creare contenuti interattivi, ecc.

Vengono adottate anche tecniche, tra cui il problem solving, il debate, la flipped classroom, l’inquired based learning (didattica investigativa), lo story telling, la didattica ai tavoli, il piano di lavoro di Freinet, ecc.

I docenti, in base all’attività che intendono svolgere, hanno a propria disposizione un bagaglio di strumenti didattici e tecniche che utilizzano con competenza ed efficacia.
Lo scopo di questo ricco repertorio è quello di garantire la differenziazione degli apprendimenti, ovvero progettare e proporre attività significative per tutti gli alunni presenti in classe tenendo conto dei bisogni specifici di apprendimento e del modo di apprendere di ciascuno, in un clima inclusivo in cui è consuetudine lavorare con modalità differenti.

Ogni anno vengono proposti ai docenti corsi di formazione volti ad arricchire il bagaglio di strumenti a loro disposizione, al fine di rendere gli interventi in classe sempre più interattivi, coinvolgenti e vicini alle modalità di apprendimento tipiche dei ragazzi.

L’adozione di queste metodologie si dimostra effettivamente efficace, e ci ha portato negli anni ad un miglioramento degli esiti delle prove INVALSI nelle tre discipline in cui vengono applicate: italiano, matematica e inglese. 

Inoltre la didattica che coinvolge i ragazzi favorisce la loro percezione di lavorare in un ambiente stimolante, ricco di opportunità, e favorisce l’instaurarsi di positive relazioni con i pari e con gli adulti, nonché la crescita dell’autostima, del senso di responsabilità e del “controllo” sul proprio successo scolastico e personale.

Tutto questo contribuisce a costruire un clima di scuola accogliente, ospitale e positivo, secondo quanto auspicato in un Approccio Globale al Curricolo che veda profonde connessioni e interazioni tra modalità didattiche, relazioni, e ambienti fisici di apprendimento.

Per chi vuole approfondire:

Apprendimento visibile, insegnamento efficace. Metodi e strategie di successo dalla ricerca evidence – based. J. Hattie, 2016, Ed. Erickson

Dieci falsi miti e dieci regole per insegnare bene. A. Calvani, R. Trinchero, 2019, Ed. Carocci Faber

Pedagogia Cooperativa, E. Bottero, 2021, Armando Ed.

Giornata delle Istituzioni - edizione 2023

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Oggi, 31 marzo, l’Istituto comprensivo ha celebrato la Giornata delle Istituzioni. Negli scorsi due anni purtroppo le restrizioni legate al Covid l’avevano un po’ messa in ombra. Quest’anno è ritornata alla sua forma più classica, ovvero un grande spettacolo a cui tutti i gradi d’istruzione che formano la nostra scuola hanno dato il loro contributo.
Due ore di grande spettacolo che si sono aperte con l’esecuzione dell’Inno d’Italia e quello Europeo da parte degli alunni delle classi di musica della scuola media Nievo e delle classi quinte della Primaria.
La nostra dirigente, la dott.ssa Bruna Codogno, ha porto i suoi saluti ai convenuti che occupavano festanti ogni angolo delle gradinate e i lati della palestra, descrivendo le caratteristiche di questa giornata che si è voluta dedicare a Don Milani e alla sua visione di scuola in occasione dei cento anni dalla sua nascita; ed in effetti tutti i contributi che si sono susseguiti hanno avuto don Milani come filo conduttore e la sua filosofi dell’I Care, non lasciare nessuno indietro.
Ecco, questi momenti iniziali hanno visto le scuole dell’Infanzia di Mur di Cadola e Sopracroda dar vita ad una bellissima canzone sotto la vigile guida delle loro maestre.
Il sindaco Oscar de Pellegrin e l’assessore all’Istruzione, Roberta Olivotto, hanno quindi salutato i ragazzi e quindi gli alunni della I A e I F, sotto la guida del Prof. Savi, hanno lettie
o dei brani tratti da Lettera a una professoressa di don Milani.
E’ quindi venuta l’ora delle Borse di studio per inglese, musica e alunno speciale. Le classi quinte hanno poi realizzato una coreografia sulle note di “Supereroi” che ha condotto alla consegna delle borse di studio per le seconde medie. I momenti successivi hanno visto l’intervento di Irma Visalli dell’Associazione Tina Merlin che ha evidenziatoo i pararrelismi esistenti tra Tina Merlin e Don Milano nel loro volersi prendere cura degli altri, degli ultimi. I ragazzi del laboratorio di Teatro hanno dato vita a due intermezzi di recitazione mimica dedicato, il primo, a Don Milani e alla solitudine il secondo.
E’ venuta quindi la consegna delle borse di studio per le Terze medie e la giornata si è chiusa con l’Inno d’Italia suonato dal musicale.
A ricevere la borsa di studio (del valore di 70 euro) sono stati: Elisa Cugnach della classe seconda A, Giovanni De Menech e Benedetta Levis di terza A, Kira Golubitskaja di seconda B, Arianna Chiatti di terza B, Lorenzo Sacchet di seconda C, Zoe Lugo Vazquez di terza C, Camilla Ganz di seconda D, Milena Sumtsova di terza D, Aurora Messina e Alessia Coppo di seconda E, Bathir Halilay e Thomas Franzese di terza E e Sara Badio di terza F che troverete nella galleria fotografica.
Un ringraziamento speciale va alle prof.sse Gaio e Bottin per la conduzione.